Sustainable Assembly al PAV di Torino

Che il mondo stia franando giorno per giorno, sotto i nostri occhi, non è nemmeno una visione apocalittica: è nella realtà dei fatti e la causa principale di questa deflagrazione è proprio l’essere umano e le sue pratiche invasive e di onnivoro sfruttamento intensivo di suolo e mari. Aspetto non marginale è la sovrappopolazione, tasto sul quale ci si sofferma sempre troppo poco e di cui, anche a causa dell’imperare delle cosiddette religioni rivelate, si ha paura di intervenire, ma anche in vista di evidenti e consequenziali problemi di stagnazione economica, dato di fatto che è lo spauracchio di qualsiasi politica economica. La decrescita felice, teorizzata da in primis da Serge Latouche, purtroppo non solo ha fallito l’obiettivo di imporsi a livello di volontà governative, ma non è nemmeno entrata in un serio dibattito a livello di common sense.

Ecco perché una nuova e auspicata era della ecosostenibilità a livello planetario richiede oggi dei complessi processi di transizione verso un modello di sviluppo totalmente  sostenibile e  l’integrazione e l’interoperabilità di tutte le pratiche in atto della sostenibilità: dallo sviluppo delle energie rinnovabili alla produzione di beni d’uso e consumo riciclabili, dalla riforestazione alla generalizzazione della bioagricoltura, dalla rigenerazione degli spazi urbani al disinquinamento degli oceani.

Tale integrazione richiede un passo in avanti della consapevolezza soggettiva e quindi di portare a compimento il grande processo culturale ecologista già in atto da più di mezzo secolo. E questo perché bisogna prendere definitiva coscienza che occorre uscire dalla perversa utopia modernista della crescita illimitata per entrare in una fase di de-evoluzione necessaria a sintonizzare la nostra vita sociale e produttiva ai ritmi dell’ecosistema naturale. Solo in tal modo sarà possibili uscire dal disastro dell’Antropocene e avviare un processo di coevoluzione tra essere umano e ambiente naturale che lo ospita.

Tale processo richiede profondi cambiamenti nelle ideologie consumiste indotte dal capitalismo neoliberista e nelle modalità di azione della governance politica a livello planetario, in forma di collaborazione e non di certo di scarico delle responsabilità.

Il movimento “Friday for the future” sta già operando in questo senso da due anni, ma il suo limite consiste nel non implicare nei suoi obbiettivi di lotta l’abolizione del mercato capitalistico e l’abolizione delle disuguaglianze sociali. E comunque senza un atteggiamento equo e solidale nei confronti dell’umanità intera sarà davvero difficile riuscire a operare una svolta.

In questo senso, l’arte, può avere un ruolo cruciale nello sviluppare il cambiamento della coscienza collettiva. In particolare l’espressione artistica partecipata e dialogica si sviluppa oggi nell’orizzonte geopolitico come una forza di cambiamento molto efficace nello stimolare le nuove scelte esistenziali e la nuova soggettività dell’uomo “tecnologico”.

Il progetto “Sustainable Assembly” si focalizza su questi problemi, ed è merito di Piero Gilardi e di Marco Scotini (due nomi nei quali l’impegno civile e politico sembra incarnare la loro visione del mondo) aver chiamato a raccolta un gruppo di artisti non facilmente raggiungibili. Questi i nomi: Maria Thereza Alves, Mao Chenyu, Fernando García-Dory / INLAND, Piero Gilardi, Michele Guido, Karrabing Film Collective, Alessandra Pomarico / Free Home University Collective, Yasmin Smith, Bouba Touré e Raphael Grisëy, Zheng Bo.

La mostra è realizzata grazie al sostegno della Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte; con il supporto di Créative Europe nell’ambito del progetto europeo La Table et le Territoire; e con il patrocinio dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Al termine della mostra verrà pubblicato un libro/catalogo in italiano e inglese che raccoglierà l’insieme delle esperienze.

Fabio Fabris

Info:

“Sustainable Assembly”
Pratiche artistiche per una transizione ecologica dal basso
a cura di Piero Gilardi e Marco Scotini
7 mag – 24 ott 2021
PAV, Torino
via G.Bruno 31
parcoartevivente.it
info@parcoartevivente.it

Fernando Garcia-Dory, INLAND (Campo Adentro), immagine di repertorio, ph courtesy l’artista e PAV, Torino

Karrabing Film Collective, The Mermaids, or Aiden in Wonderland, 2018, film, 26’ 29”, ph courtesy PAV, Torino

Yasmin Smith, Terra Dei Fuochi, 2021, dettaglio, porcellana di Limoges, cenere di legno di pioppo, 20 pezzi di dimensioni complessive di 110 x 400 x 300 cm, ph courtesy PAV, Torino


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