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Luce, Assemblaggi e Sostenibilità ambientale – Cai...

Luce, Assemblaggi e Sostenibilità ambientale – Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett

Il duo artistico canadese composto da Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett, già riconosciuto internazionalmente per gli interventi site-specific volti a ripensare i contesti paesaggistici o urbani attraverso azioni collettive, si distingue per una strategia assemblativa, mirata a ridefinire l’esperienza del paesaggio e dei contesti sociali, attraverso dinamiche catalizzatrici dell’esperienza. 

I lavori di Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett si inseriscono nel contesto, sia esso paesaggistico, urbano, architettonico o archivistico, adottando un framework che, con riferimenti alle pratiche situazioniste e psicogeografiche, tiene conto delle diverse componenti costitutive nel loro divenire. La loro ricerca si concentra sul potere agente e trasformativo dei dispositivi che regolano l’esperienza artistica oltre il giudizio soggettivo, al fine di mettere in scena gli eventi e le relazioni intessute dalla pratica artistica nel suo farsi. Nelle loro parole: ‘La practice site-specific è al centro del nostro processo concettuale. Cerchiamo un approccio con i luoghi che sia ampio ed olistico, con lo scopo di includere quanti più fattori possibili. Questo fa parte del nostro interesse a lavorare in spazi pubblici preesistenti; l’opportunità di creare un lavoro che sia in conversazione con l’ambiente circostante e i contesti. Un elemento che è forse anticonvenzionale del nostro approccio consiste nel considerare lo spettatore e il pubblico quali parti integranti del paesaggio’.

Gli interventi site-specific di Cailtin r.c. Brown & Wayne Garrett propongono una micro-politica dei luoghi, come per il progetto Wreck City: An Epilogue for 809, 2013, che ha visto 150 artisti collaborare alla trasformazione di un distretto urbano, sede originaria della prima galleria d’arte a Calgary, Canada, pensando un complesso installativo in cui edifici privati e pubblici sono stati ripensati come contesti dell’esperienza e del vissuto. Nel 2015, l’intervento site-specific As Above, So Below, è stato promosso per la salvaguardia del grattacielo Barron Building, costruito tra il 1949 e 1951 quale esempio di stile Moderno in Canada, proponendo una strategia che, nel decostruire la geometria e la rappresentazione formalista dell’ esistente architettura, promuove una trasversalità da cui recuperare materiali, memorie ed esperienze del luogo.

Altre opere si concentrano su strategie sostenibili, pensate attraverso nuove ecologie e cosmologie del paesaggio, da cui emerge un interesse ad esplorare le possibilità fenomenologiche e psicologiche dell’esperienza. L’installazione Bellwether, 2014, commissionata da Lexington Art League e composta da vetro riciclato e LED, ben descrive l’interesse degli artisti ad esplorare il limite tra materiali e non-materiali artistici, concentrandosi sui dispositivi che, catalizzatori delle interconnessioni tra i materiali, proiettano tracce di luce e suono, rispondendo alla presenza dello spettatore.

L’attenzione ai fenomeni climatici e cosmologici è visibile in altre installazioni interattive di grande formato: se in New Moon, 2014, gli artisti evocano un’analogia tra i corpi terrestri e celesti, chiedendo allo spettatore di manipolare le fasi lunari, in Solar Flare, 2014-2015,  pensata inizialmente per il corso pedonale Stephen Avenue a Calgary e in seguito divenuta installazione itinerante, gli artisti si concentrano sugli schemi senso-motori dell’azione, pensando un’opera che, in risposta al movimento del passante, proietta raggi di luce artificiale, prolungando l’ intensità e la propagazione della luce durante l’ora d’oro. In sea/see/saw, 2015-2016, installazione permanente per la facciata del Pera Museum ad Instanbul, Cailtin r.c. Brown & Wayne Garrett perseguono una ricerca sulle potenzialità sensoriali della visione, ripensando la superficie riflettente della via acquatica del Golden Horn, attraverso le dinamiche che sottendono i moti d’acqua e del vento.

I limiti della sensazione divengono nella pratica artistica di Cailtin r.c. Brown & Wayne Garrett, prospettive di apprensione, in particolare nei lavori che esplorano i limiti della visione tra luce e oscurità. L’installazione site-specific Depp Dark, 2015, pensata in seguito ad una serie di residenze presso lo Banff Centre, chiede allo spettatore di costruire una nuovo linguaggio e una nuovo immaginario dell’idea di oscurità. Invitando lo spettatore ad un’esperienza notturna in cui percorrere un sentiero illuminato solo da dispositivi di luce artificiale (porte, cornice), gli artisti chiedono di ricostruire un pensiero dell’oscurità che oltre alla logica del pensiero, si possa riavvicinare all’esperienza mitica suggerita dal paesaggio circostante. Analogamente, il lavoro Night Blind, 2015, concepito durante una residenza press oil Klondike Institute of Arts and Culture a Dowson City, esplora i modi sensoriali e affettivi della luce, chiedendo allo spettatore di recuperare un’affettività tra il paesaggio costruito e l’ambiente.

Nel contesto contemporaneo, la pratica artistica di Cailtind r.c. Brown & Wayne Garrett emerge, attraversando i limiti di pratiche artistiche quali, site-specific, arte pubblica e arte ambientale, ponendo al centro della ricerca artistica i meccanismi della sensazione. Attraverso una metodologia assemblativa, le opere artistiche del duo canadese interrogano le convenzioni e le logiche che sottendono un’interpretazione formalista della realtà, per svelare nuove soglie dell’esperienza.

Info:

https://incandescentcloud.com/about-the-artist-2/

CLOUD by Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett at Nuit Blanche Calgary (2012). Photo by Doug Wong
see/sea/saw by Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett at Pera Museum, Istanbul (2015). Photo courtesy of the artists

The Deep Dark by Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett in the forest surrounding The Banff Centre (2015). Photo courtesy of the artists

WRECK CITY sign by Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett at WRECK CITY: an Epilogue for 809 in Calgary (2013). Photo courtesy of the artists

SOLAR FLARE communal light performance by Caitlind r.c. Brown & Wayne Garrett, A Stab in the Dark. Photo by Tom Fitz


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